Sapevi che il miele può aiutare in alcune malattie?
Vediamone alcune in riferimento al plesso solare (3° Chakra)
Il diabete, una malattia cronica caratterizzata da un disordine nel metabolismo dei carboidrati che porta ad un aumento del glucosio nel sangue (iperglicemia), può portare a varie complicazioni degenerative come problemi vascolari, neurologici, infezioni, disturbi oculari e, in casi estremi, coma ketoacidosico.
La pappa reale, grazie ai suoi peptidi simili all’insulina, e la propoli hanno dimostrato di contribuire a una rapida riduzione della glicemia e dei lipidi nel sangue nel lungo termine. La propoli agisce direttamente sulle cellule beta del pancreas, riducendo anche le infezioni della cavità orale spesso riscontrate nei pazienti diabetici.
Questi benefici sono dovuti all’effetto “free radical scavenger” e all’inibizione della produzione di interleuchina 1 beta (IL-1) e dell’enzima NO sintasi (NOS), che riducono la produzione di radicali liberi. Gli effetti ipoglicemizzanti dei flavonoidi presenti nella propoli si manifestano sia nel diabete di tipo 1 che in quello di tipo 2, riducendo la necessità di insulina nel primo caso senza eliminarla del tutto.
Il consumo moderato di miele, specialmente di varietà aromatiche, non è controindicato nel diabete di tipo 2 e può essere utile grazie alla sua attività ipoglicemizzante. Inoltre, il miele può supportare la digestione e favorire la salute di stomaco e intestino, contribuendo a bilanciare i processi fermentativi intestinali che sono stati associati a varie malattie come il reumatismo, la cefalea e il cancro.
Nonostante il suo valore calorico, il miele non sembra provocare un aumento di peso corporeo quando consumato regolarmente. Al contrario, alcuni studi suggeriscono che possa essere parte di una dieta dimagrante efficace, poiché sembra esercitare un effetto di equilibrio generale sull’organismo, senza diventare un peso eccessivo. Questo può essere attribuito alla composizione completa del miele e alle sue proprietà ormono-simili che favoriscono una sana funzione epatica.
È importante notare, tuttavia, che anche se il miele è un dolcificante naturale e ben tollerato, gli abusi dovrebbero essere evitati, così come con qualsiasi altro dolcificante, per mantenere un equilibrio nella dieta e nella salute generale.
Il Miele di Manuka e i suoi poteri di guarigione
Il Miele di Manuka, prodotto dalle api che si nutrono dei fiori dell’albero di Manuka in Nuova Zelanda, è stato riconosciuto per le sue straordinarie proprietà antibatteriche. Questo miele, derivante da piante indigene in ambienti incontaminati, rappresenta una valida alternativa alla medicina convenzionale, tanto da essere utilizzato anche nella medicina tradizionale Maori e moderna.
Caratterizzato da una consistenza viscosa e un sapore forte, il Miele di Manuka è ricco di elementi che gli conferiscono proprietà terapeutiche, tra cui la capacità di creare un ambiente di guarigione sulle ferite, combattere le infezioni e favorire la riparazione dei tessuti infetti.
Le sue proprietà antibatteriche sono attribuite principalmente al metilgliossale, presente in quantità significative, e ad altri composti che possono variare tra i diversi tipi di miele di Manuka. Per garantire la qualità terapeutica, è importante che il miele sia etichettato con un punteggio UMF di almeno 10.
Sebbene il Miele di Manuka possa essere benefico in diverse applicazioni mediche, come il trattamento di ferite, ustioni e infezioni, sono necessarie ulteriori ricerche per confermarne l’efficacia su altre condizioni come il colesterolo alto e le infezioni fungine.
Inoltre, è importante prestare attenzione al dosaggio e possibili effetti collaterali, come reazioni allergiche e rischi di iperglicemia, soprattutto nei pazienti diabetici. Nonostante ciò, il Miele di Manuka rimane un’opzione interessante e promettente per la salute, offrendo un’alternativa naturale e efficace alla medicina tradizionale.
